Il chéngyǔ 川流不息 chuān liú bù xī si può tradurre in prima istanza con “il fiume non cessa di scorrere”.
Può indicare un flusso ininterrotto, come quello di persone e veicoli che si osserva spesso nelle lunghe e larghe strade delle città cinesi. O come il flusso continuo dei passeggeri in una affollata metropolitana.
A me piace pensare a questo chéngyǔ in relazione alla pratica del tàijíquán, i cui movimenti si susseguono in un modo ininterrotto dall’inizio di una sequenza fino alla fine, come, appunto, il corso di un fiume che non cessa di scorrere.


